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Smart working aziende: l’esperienza di Kylia con il lavoro agile

Smart working aziende: l’esperienza di Kylia con il lavoro agileSmart working aziende: l’esperienza di Kylia con il lavoro agile

Un modo di lavorare completamente nuovo, più autonomia, responsabilità e fiducia versi i lavoratori con lo smart working. Così Kylia ha riorganizzato l’azienda, senza fermarsi e restando sempre accanto ai propri clienti

Da mesi un po’ tutti i lavoratori non hanno potuto più recarsi in ufficio e quelli più fortunati hanno iniziato lo smart working. Per molti si è realizzato un sogno, per altri forse no, ma la situazione generale scaturita dall’emergenza Covid ha imposto uno stravolgimento totale.

“Lo smart working, o Lavoro Agile, è una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati” (Osservatorio del Politecnico di Milano).

Un modo di lavorare completamente nuovo, senza vincoli di orario e luogo, che dà alle persone più autonomia per il raggiungimento degli obiettivi. I benefici per le aziende possono essere rilevanti e si possono misurare in termini di miglioramento della produttività, riduzione dell’assenteismo e riduzione dei costi per gli spazi fisici.

Dal 2017, anno di approvazione della Legge sul Lavoro Agile, lo smart working sta crescendo anche in Italia nelle grandi imprese e nella Pubblica Amministrazione. Nel 2019 gli smart worker risultavano essere circa 570mila, in crescita del 20% rispetto al 2018.


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Molte aziende italiane come Tim, Enel, WindTre, Siemens, ma anche le realtà più piccole, hanno adottato, o potenziato, lo smart working in questo periodo. Anche Kylia ha riorganizzato l’azienda in questo modo. L’obiettivo è stato quello di far lavorare le persone in questa nuova modalità all’interno di un ecosistema professionale, caratterizzato da un clima sereno e di fiducia reciproca.

L’esperienza di Kylia e la riorganizzazione dell’azienda. La parola al CEO Elena Elefante

Tutelare la salute dei nostri dipendenti è stato il primo pensiero, ma ovviamente anche quello di metterli nelle migliori condizioni per lavorare con serenità. Mettiamo sempre al centro dell’organizzazione le persone con lo scopo di far convergere i loro obiettivi personali e professionali con quelli dell’azienda: solo così può aumentare la produttività. Abbiamo, quindi, deciso di dargli ancora più fiducia e nuove responsabilità. Il lavoro agile si basa proprio su questo.

Lo smart working è stato, infatti, esteso a tutti i dipendenti, che hanno assicurato da remoto la continuità a tutte le attività aziendali, dal customer service al back office, dall’outbound al Digital Marketing.

Non ci siamo fermati neanche un giorno, siamo stati sempre accanto ai nostri clienti, che in questo difficile momento hanno avuto ancora più bisogno del nostro supporto.

I nostri dipendenti sono stati contenti di continuare a lavorare. Certo hanno dovuto abituarsi ad una nuova quotidianità, hanno dovuto crearsi uno spazio nuovo, ma la cosa più importante è che siamo andati avanti, senza scoraggiarci mai.

Per lavorare a casa, però, gli strumenti digitali sono indispensabili per svolgere la propria attività in team nel modo più adeguato possibile. C’è bisogno di garantire l’opportunità di vedersi e parlare, ma anche di condividere contenuti, intervenire insieme sui medesimi file, evidenziare le priorità e così via.

Così in pochi giorni abbiamo attivato per tutti postazioni da remoto, dotando i lavoratori di dispositivi validi per lavorare in piena autonomia. L’utilizzo di strumenti  e di piattaforme tecnologiche, indispensabili per le attività, ci ha consentito di lavorare al 100% in maniera efficace.

In particolare in nostro CRM è stato ancora più utile per scambiarci e condividere file e contenuti di lavoro. Anche i nostri clienti sono rimasti sempre in contatto con noi in questo periodo. Attraverso un accesso privato a questa piattaforma, che già avevano prima, hanno avuto la possibilità di monitorare, in qualsiasi momento e in modo rapido, gli andamenti delle attività, senza mai perdere il controllo della situazione.


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Lavoriamo insieme, anche se distanti fisicamente. Condividiamo idee, pensieri, strategie attraverso le video chat e i canali digitali. Certo a tutti manca il contatto umano, il confrontarsi di persona. Stare insieme vuol dire imparare dagli altri per migliorarsi, trovare un sostegno nei momenti difficili, scambiarsi metodi e conoscenze. Ci manca anche fare la pausa pranzo o bere un caffè, la socializzazione insomma.

Quello che non è mai venuto a mancare è il senso di appartenenza, il lavoro di squadra per raggiungere gli obiettivi comuni e ognuno ha sempre dato, e continua a dare, il suo contributo.

Ci siamo messi in gioco, abbiamo dato il meglio e continuiamo ad imparare ogni giorno cose nuove da questa esperienza. La fiducia che abbiamo risposto in loro è stata ripagata bene e i frutti si sono visti. Siamo cresciuti tutti e sono sicura che i nostri dipendenti ora hanno un maggior senso di responsabilità e sono più autonomi nello svolgere il proprio lavoro.

Da un momento difficile può venire fuori qualcosa di buono e, a volte, nascono anche nuove opportunità! Sta all’azienda non arrendersi e reinventarsi, se necessario.